“The more we share, the more we have”, diceva Leonard Nimoy che, prima ancora che il dottor Spock, era un precursore del concetto di sharing. E in questo periodo storico un’economia basata sulla condivisione a vantaggio di tutti non poteva che prendere piede. Ma perché condividere è così importante? Quali sono i vantaggi?
Cos’è la sharing economy e perché funziona
Il fondamento della sharing economy è condividere beni fisici tra più persone e creare un sistema circolare che intercetti sempre più cittadini. In questo modo beni che possono essere non alla portata di tutti o addirittura di nicchia vengono condivisi, con un notevole risparmio di denaro per i singoli utilizzatori e di risorse per l’ambiente. Il nostro cofondatore Gianluca profili ce lo spiega con un esempio estremamente calzante:
La direzione attuale è questa: tutto è condivisione, tutto è condivisibile. La sharing economy ci mette in condizione di trovare un’auto a noleggio parcheggiata sotto casa e utilizzarla soltanto per i minuti di cui abbiamo bisogno, cosa che dieci anni fa non era possibile. Questo aumenta moltissimo il mercato della fruibilità. Oggi oltre il 38% degli italiani utilizza auto a noleggio, dieci anni fa solo il 2%.
Il Netflix dell’arte: il progetto che piace ai Millennials
Lo sharing funziona, e non sono solo i numeri a darne conferma. La generazione dei millennials, complice una generale incertezza lavorativa con stipendi mediamente più bassi rispetto a un paio di decenni fa, è abituata a condividere ogni cosa: automobili, affitti, persino gli account di Netflix o Spotify. Ed è così che abbiamo pensato di creare il nostro Netflix dell’arte. Se un bene di lusso può diventare diffuso, allora scardinare l’idea di mercato di nicchia è possibile, e su questo siamo pronti a scommettere: con la sharing economy l’accesso prende il sopravvento sul possesso.
Una scommessa che può essere riassunta con le parole di Alberto Buffo, nostro cofondatore:
Risponderemo a un’esigenza che il mercato da anni ci chiede: vogliamo utilizzare, condividere e non per forza possedere! Il pubblico che possiamo intercettare è già abituato a questo tipo di economia.
Grazie al nostro progetto, è possibile noleggiare opere il cui valore di mercato è di molte migliaia di euro al prezzo di 1 Euro al giorno. Basta poco per rendersi conto che, anche sul lungo periodo, è una spesa conveniente che arricchisce chi se ne serve nel modo in cui solo l’arte può fare.