Come rendere il mondo più bello? La risposta è nell’arte.
È grazie a questa riflessione e a un incontro fortunato con un noto mercante d’arte che l’idea alla base di YouArte è venuta alla luce. In un paese che ospita il 70% del patrimonio culturale mondiale, è inconcepibile che quello dell’arte sia un mercato di nicchia, praticamente un bene di lusso. Vogliamo invertire questo meccanismo.
Il Netflix delle opere d’arte
Abbiamo deciso di sfruttare le potenzialità della sharing economy affinché tutti possano emozionarsi davanti a un quadro o un’installazione senza dover necessariamente recarsi in un museo, o spendere migliaia di euro per l’acquisto. Offriamo anche la possibilità di cambiare opera quando si desidera, organizzando delle vere e proprie mostre temporanee all’interno di uffici, aziende, negozi, alberghi e ristoranti. È davvero possibile allestire ogni tipo di spazio con estrema facilità? La risposta è sì.
Fino a 10 anni fa – racconta Gianluca Profili, uno dei fondatori del progetto – per prendere un’auto a noleggio bisognava andare in stazione o in aeroporto con una carta di credito punzonata, prenotare un’automobile almeno un giorno prima e poi noleggiarla per un periodo di almeno di 24 ore, con dei costi relativi. La sharing economy ci mette in condizione di trovare la stessa automobile parcheggiata sotto casa e di utilizzarla soltanto per i minuti di cui abbiamo bisogno. In questo modo la percentuale di persone che utilizzano auto a noleggio è passata dal 2% a oltre il 38%. Allo stesso modo, l’obiettivo di YouArte è condividere l’arte in maniera trasversale e democratica. Un quadro che può valere 5000 Euro noi lo noleggiamo a 1 Euro al giorno, è veramente fruibile da tutti.
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Mettiamo a disposizione una galleria di oltre 30.000 opere con una strategia di condivisione che permette di amare senza possedere.
Con YouArte anche l’emozione può essere condivisa.
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